Andrea Fabozzi
1922 Italia anno zero
€4,99
La Marcia su Roma nei giornali di cento anni fa
Titolo: | 1922 Italia anno zero |
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Sottotitolo: | La Marcia su Roma nei giornali di cento anni fa |
Autore: | Andrea Fabozzi |
Durata: | 3 ore e 31 minuti |
Data di pubblicazione: | 10-10-2022 |
Isbn: | 9791280409157 |
Musica della sigla: | Antonio e Luciano Zirilli |
Copyright: | tracce.studio |
Categoria | Podcast |
Qualche giornale diffonde voci allarmistiche prive di ogni e qualsiasi consistenza. […] La voce messa in circolazione […] che i fascisti puntino su Roma per tentare un colpo di stato è destituita di fondamento, fa sapere l’ufficio stampa del Partito Nazionale Fascista l’8 agosto 1922. E il 6 ottobre Bianchi, il segretario del Partito, ribadisce al «Giornale di Roma»: Marcia militare su Roma? Colpo di Stato? […] Chi ha mai sognato fantasie di questo genere? Ma il 28 ottobre il «Giornale d’Italia» titola, in riferimento a quanto è accaduto in Toscana, a Cremona e in altre città, Impressionante movimento fascista. È la marcia su Roma?.
Il 28 mattina il governo Facta, seppure dimissionario, si schiera per lo stato d’assedio. Nell’edizione della sera «Il Mattino» deve tuttavia far seguire a questa notizia una smentita: lo stato d’assedio non avrà corso. Il 29 «Il Messaggero» spiega: Vittorio Emanuele III ha reso ieri un grande servigio alla nazione italiana. Ma perché mai, con decine di migliaia («La Nazione», «Il Giornale d’Italia» e «Il Popolo d’Italia» dicono centomila) di camicie nere alle porte di Roma, Mussolini dovrebbe accontentarsi di una soluzione di compromesso? Il governo dev’essere nettamente fascista, scrive egli stesso sul «Popolo».
Il 30 sera l’elenco dei futuri ministri è già pronto e il 31 finalmente Centomila “Camicie Nere” riconsacrano Roma all’Italia, titola «La Nazione». «La Tribuna» dichiara la soluzione cui la Marcia ha condotto legale in principio perché rispondente agli interessi della nazione, e di fatto perché accolta dal consenso generale. Dal fronte opposto, «La Stampa» accusa le élite di un gravissimo errore: si è creduto che, per essere il fascismo un movimento a carattere patriottico, non potesse divenire mai rivoluzionario. Errore veramente grossolano; giacché, anzi, niente quanto il patriottismo portato a un certo grado di esasperazione si presta a far da leva per un moto rivoluzionario. Il patriota ben convinto, e, ripetiamo, esasperato da quella che egli crede, o gli è fatta credere, inettitudine o addirittura tradimento dei governanti, è pronto più di ogni altro, dietro il cenno di chi lo suggestiona, a scagliarsi contro lo Stato esistente, per il presunto maggior bene della nazione.
1922. Italia anno zero. La Marcia su Roma nei giornali di cento anni fa è un podcast in cinque puntate che restituisce le giornate della Marcia su Roma e gli eventi e le idee che l’hanno preparata rileggendo i quotidiani dell’epoca.
Puntata 1: 28 ottobre 1922 – Assedio
Puntata 2: 1 agosto 1922 – Sciopero
Puntata 3: 24-25 ottobre 1922 – Adunata
Puntata 4: 31 ottobre 1922 – Marcia
Puntata 5: 16 novembre 1922 – Bivacco
Si ringraziano: la Biblioteca del Senato della Repubblica, la Biblioteca della Camera dei deputati, la
Biblioteca della Fondazione Gramsci di Roma; gli archivi digitali della Biblioteca nazionale di Roma, della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, e delle Biblioteche di Roma.
Si ringraziano inoltre la Fondazione Ugo e Olga Levi (Venezia); la Biblioteca nazionale di Firenze; la Biblioteca Sormani di Milano e il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso.
Questo podcast è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio, Legge n. 13/2013 art. 7 Annualità 2020, “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative” Per maggiori informazioni vedi la pagina del progetto “Le storie la Storia”
1922 Italia anno zero
€4,99
Qualche giornale diffonde voci allarmistiche prive di ogni e qualsiasi consistenza. […] La voce messa in circolazione […] che i fascisti puntino su Roma per tentare un colpo di stato è destituita di fondamento, fa sapere l’ufficio stampa del Partito Nazionale Fascista l’8 agosto 1922. E il 6 ottobre Bianchi, il segretario del Partito, ribadisce al «Giornale di Roma»: Marcia militare su Roma? Colpo di Stato? […] Chi ha mai sognato fantasie di questo genere? Ma il 28 ottobre il «Giornale d’Italia» titola, in riferimento a quanto è accaduto in Toscana, a Cremona e in altre città, Impressionante movimento fascista. È la marcia su Roma?.
Il 28 mattina il governo Facta, seppure dimissionario, si schiera per lo stato d’assedio. Nell’edizione della sera «Il Mattino» deve tuttavia far seguire a questa notizia una smentita: lo stato d’assedio non avrà corso. Il 29 «Il Messaggero» spiega: Vittorio Emanuele III ha reso ieri un grande servigio alla nazione italiana. Ma perché mai, con decine di migliaia («La Nazione», «Il Giornale d’Italia» e «Il Popolo d’Italia» dicono centomila) di camicie nere alle porte di Roma, Mussolini dovrebbe accontentarsi di una soluzione di compromesso? Il governo dev’essere nettamente fascista, scrive egli stesso sul «Popolo».
Il 30 sera l’elenco dei futuri ministri è già pronto e il 31 finalmente Centomila “Camicie Nere” riconsacrano Roma all’Italia, titola «La Nazione». «La Tribuna» dichiara la soluzione cui la Marcia ha condotto legale in principio perché rispondente agli interessi della nazione, e di fatto perché accolta dal consenso generale. Dal fronte opposto, «La Stampa» accusa le élite di un gravissimo errore: si è creduto che, per essere il fascismo un movimento a carattere patriottico, non potesse divenire mai rivoluzionario. Errore veramente grossolano; giacché, anzi, niente quanto il patriottismo portato a un certo grado di esasperazione si presta a far da leva per un moto rivoluzionario. Il patriota ben convinto, e, ripetiamo, esasperato da quella che egli crede, o gli è fatta credere, inettitudine o addirittura tradimento dei governanti, è pronto più di ogni altro, dietro il cenno di chi lo suggestiona, a scagliarsi contro lo Stato esistente, per il presunto maggior bene della nazione.
1922. Italia anno zero. La Marcia su Roma nei giornali di cento anni fa è un podcast in cinque puntate che restituisce le giornate della Marcia su Roma e gli eventi e le idee che l’hanno preparata rileggendo i quotidiani dell’epoca.
Puntata 1: 28 ottobre 1922 – Assedio
Puntata 2: 1 agosto 1922 – Sciopero
Puntata 3: 24-25 ottobre 1922 – Adunata
Puntata 4: 31 ottobre 1922 – Marcia
Puntata 5: 16 novembre 1922 – Bivacco
Si ringraziano: la Biblioteca del Senato della Repubblica, la Biblioteca della Camera dei deputati, la
Biblioteca della Fondazione Gramsci di Roma; gli archivi digitali della Biblioteca nazionale di Roma, della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, e delle Biblioteche di Roma.
Si ringraziano inoltre la Fondazione Ugo e Olga Levi (Venezia); la Biblioteca nazionale di Firenze; la Biblioteca Sormani di Milano e il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso.
Questo podcast è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio, Legge n. 13/2013 art. 7 Annualità 2020, “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative” Per maggiori informazioni vedi la pagina del progetto “Le storie la Storia”
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